Il racconto di Barbara: il mio bagno zero barriere.
La tua casa ti rispecchia, parla di te, hai scelto ogni piccolo dettaglio nel corso di anni, tutti pensati per trasformare il luogo abitativo in pura espressione della tua esistenza, ma quando ti capita nella vita di iniziare a ripensare tutto, ogni gesto, ogni spazio, ogni bisogno in base alla tua disabilità, improvvisamente scopri che il mondo è pieno, ma davvero colmo, di barriere architettoniche, anche dove palesemente, si sarebbero potute evitare.Non è facile continuare a essere autonomi e indipendenti con una disabilità motoria, ma a volte porre rimedio alle tante barriere che ci circondano è davvero arduo, soprattutto se oltre alla praticità la tua esigenza è di armonia e bellezza.
Ripensare alla propria autonomia trovandosi improvvisamente in sedia a rotelle, vuol dire restaurare, eliminare le barriere architettoniche che ogni casa ha, dai gradini, al piano di lavoro in cucina, dalla larghezza delle porte ai sanitari in bagno. Una sfida in termini sia di tempo che economici, e quando poi la tua esigenza di realizzare tutti i lavori necessari senza rinunciare alla bellezza degli spazi che vivi la sfida diventa davvero ardua.
Creare un bagno completamente agibile e facile da pulire, e fare tutto questo in totale autonomia, per me che sono in sedia a rotelle è stata una vera sfida, anche perché volevo che si integrasse perfettamente con il resto della casa.
La mia disabilità spesso non si concilia con il bisogno di essere circondata di armonia e bellezza, perché la mia priorità assoluta è essere indipendente e non abitare in un luogo che in ogni momento mi ricordi la mia condizione.
Quello che all’inizio poteva sembrare solo un sogno, si è realizzato grazie ad un’azienda che mi ha accompagnato passo, passo, alla completa realizzazione della mia doccia ideale: Silverplat.
Grazie ad un sistema doccia integrato con piatto doccia da incasso a filo pavimento, posso entrare direttamente nella cabina doccia su una sedia a rotelle dedicata e senza l’aiuto di nessuno, ma posso entrare anche lateralmente scivolando sulla Seduta Doccia, operazione che preferisco fare in compagnia per sicurezza.
Per fare tutto questo ovviamente è stata fondamentale la totale assenza di profili della doccia, così riesco ad entrare e uscire senza incontrare nessun ostacolo. Ancor più importante in fase di progettazione, erano per me gli spazi, perchè volevo un Box Doccia personalizzato che tenesse conto dei miei spazi di manovra in sedia, ma anche che mi permettesse di entrare nel box insieme a mio marito, questo non per solo piacere, ma perchè la mia malattia neurologica spesso mi riserva sgradite sorprese, e anche farmi una doccia può diventare complicato.
Avendo trovato dei veri professionisti è stato davvero semplice realizzare il mio Box Doccia, il difficile è stato scegliere tra i tanti modelli, tutti in vetro, disponibili: a Parete Fissa o a Battente con ogni Linea, anche a Onde. Avevo solo due certezze, il mio box doccia doveva essere bello, anzi bellissimo e agibile e con Silverplat mi sono sentita compresa e ascoltata, e insieme l’abbiamo realizzato.
Riuscire ad aprire la porta scorrevole della doccia senza sforzo, accedere comodamente nella cabina e poterla anche pulire agevolmente e in totale sicurezza grazie alla Pedana Sollevabile e al Piatto Doccia in acciaio inox, tutto questo per me significa continuare a condurre una vita autonoma anche nell’intimità del mio bagno.
Tutto questo senza dimenticare le mie personali esigenze di stile e di design: dalla realizzazione del progetto, alla scelta dei materiali, fino alla posa in opera Silverplat mi ha accompagnato in ogni momento. Di questo sono davvero grata, perché realizzare un sogno non è sempre facile, ma non impossibile.